Malpensata Antifascista

Sabato 6 ottobre iniziativa antifascista al circolino della malpensata a Bergamo.

*Underground spazio Anarchico in collaborazione con la Cooperativa Dante Paci e Ferruccio Dell’Orto presenta: *MALPENSATA ANTIFASCISTA*

antifa BgDalle sue origini la Malpensata è un quartiere popolare, operaio, sulle cui strade si è combattuta la resistenza antifascista. Oggi come allora il quartiere mantiene, nella sua complessità, una composizione proletaria. Il legame con la ribellione avvenuta in quegli anni, contro un regime totalitario e per una società egualitaria, dovrebbe portare ad un’azione volta ad un’abitabilità alternativa del quartiere che sradichi l’intolleranza, riflettendo sulle sfumature razziste che caratterizzano le attuali politiche sociali.

Contrasto Tour Benefit

Diffondo il comunicato che i sempre attivi contrasto hanno fatto girare per mail. E’ molto importante e credo che sia sempre utile partecipare attivamente ad iniziative del genere! Un abbraccio sincero e solidale a tutt* i/le compagn* colpit* dalla repressione.

Ecco comunicato e locandina, fate girare!

contrasto tourSentenza Diaz, operazioni Tramonto, Outlaw, Ardire, Mangiafuoco, Ixodidea (Zecca), Thor, ValSusa… sono soltanto alcune tra le innumerevoli azioni preventive/repressive con cui negli ultimi mesi lo stato padrone ha duramente colpito individui, realtà e soggetti politici antagonisti al proprio ordine socio-economico ultra consolidato. Un monito per tutti coloro che vogliano alzare la testa o che provino ad opporsi a piani e strategie di sfruttamento atti a perpetrare, da oltre mezzo secolo, la subalternità tra potere borghese e classi subordinate. Un monito nei confronti di chi si ostina a comunicare, a scrivere, ad incontrarsi, a ribellarsi contro ciò che ritiene intollerabile (una devastazione ambientale, una fabbrica di morte, il lavoro alienante, una galera, un permesso di soggiorno…). Perquisizioni, misure cautelari, diffide, pestaggi, arresti, omicidi/suicidi ma anche licenziamenti, cementificazione del territorio, discriminazioni, respingimenti, violenze di genere, leggi razziste e xenofobe, CIE, OPG… gli strumenti “persuasivi” di una normalità assimilata e totalitaria che stringe ogni giorno la vita di tutti quanti. Cosa fare dunque? L’idea è che lo scontro non possa rimanere confinato in queste nuove “catene di montaggio strategiche” ma debba poter essere allargato a tutti i settori d’interesse vitale. Si tratta di capire che la vita, che il capitalismo troppo spesso ci porta a maledire, può essere anche bella…e che il programma di lotta che abbiamo intrapreso non è per una vita migliore, ma per una vita radicalmente diversa. Tornare ai resti.